Oltre dodici minuti di applausi per La forza del destino di Giuseppe Verdi diretta da Riccardo Chailly per la regia di Leo Muscato, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala. Tra gli applausi anche qualche ‘buuu’ all’indirizzo della soprano Anna Netrebko, protagonista in scena come Leonora accanto all’Alvaro di Brian Jagde, a Ludovic Tézier come Don Carlo di Vargas, Vasilisa Berzhanskaya come Preziosilla e al Fra Melitone di Marco Filippo Romano.

La serata scaligera del 7 dicembre – l’ultima del sovrintendente Dominique Mayer – è iniziata sotto una pioggia dirotta che non ha rovinato il consueto spettacolo mondano; assente il presidente della Repubblica (Sergio Mattarella era a Parigi per l’inaugurazione di Notre Dame restaurata, ubi maior…) e la presidente del Consiglio (anche Giorgia Meloni, non grande amante dell’opera, è a Parigi) nel palco reale c’erano invece il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Regione Attilio Fontana, il sindaco di Milano Sala e la senatrice a vita Liliana Segre, appassionata di lirica, seduta al centro. Accanto a lei Laura Di Cicco, moglie del presidente del Senato, e Chiara Bazoli, compagna del sindaco Giuseppe Sala. E poi ai lati La Russa e Sala. Presenti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli – unico ministro presente – e la vicepresidente della Camera, Anna Ascani.
“Mi è piaciuta molto”, ha detto la senatrice Segre dopo la prima. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dato un “9”, “mi è piaciuta la musica, stupende le interpretazioni, meravigliose, e poi la scenografia – ha concluso-. Sempre emozionante, io ne ho fatte tante e questa mi è piaciuta più di molte altre. La qualità degli interpreti è stata altissima”. “Un gran successo, un’opera portentosa”, l’ha definita il ministro della Cultura Alessandro Giuli.

“Uno spettacolo straordinario, è il mio giudizio sincero e onesto. Un’opera straordinaria, cast stellare. Molto belle le scene e i costumi. Oggi sono felicissimo, mi spingerei a dire che nelle mie ormai 9 prime della Scala da quando sono sindaco questa è stata quella che mi è piaciuta di più”, ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala.
L’inizio dell’opera è stato preceduto dall’Inno di Mameli mentre qualcuno tra il pubblico ha urlato ‘Salvate Sant’Agata’, la degradata dimora di Verdi nel piacentino, chiusa da anni.
La serata di gala ha visto il trionfo del nero anche per gli abiti delle signore. Tra i primi ad arrivare in teatro l’imprenditrice Emma Marcegaglia, l’ex presidente di Confindustria Carlo Bonomi e l’altista Gianmarco Tamberi, alla sua prima volta ad una prima alla Scala. Presenti anche il presidente di Abi, Antonio Patuelli, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi che entrando nel foyer ha mostrato anche un suo mini cornetto portafortuna, l’etoile Roberto Bolle, l’attore Pierfrancesco Favino, lo scrittore Alessandro Baricco.
Non sono mancate le proteste all’esterno, come la manifestazione, indetta da centri sociali, sindacati di base e manifestanti pro Palestina contro la guerra e il ddl sicurezza. Più ridosso del teatro invece la manifestazione della comunità ucraina e dell’associazione Piano Atlantico contro l’aggressione russa dell’Ucraina e la presenza nel cast di Anna Netrebko, considerata da loro una ‘sostenitrice di Putin’.







