Bruce Willis è affetto da afasia, la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio, ed è quindi costretto ad abbandonare la recitazione.
Lo ha rivelato la figlia dell’attore 67enne con un post su social media. Willis, ex marito di Demi Moore nato a Idar-Oberstein, in una base militare statunitense nella Germania Ovest, ha raggiunto la notorietà interpretando John McClane nel film Trappola di cristallo (1988), primo capitolo della serie cinematografica Die Hard.
“Come famiglia – ha scritto Scout laRue Willis – vogliamo condividere con voi che il nostro amato Bruce ha avuto qualche problema di salute e gli è recentemente stata diagnosticata l’afasia, che ha un impatto sulle capacità cognitive. Per questo, Bruce ha deciso di lasciare la carriera da attore che così tanto ha significato per lui. È un momento davvero complesso per la nostra famiglia e siamo estremamente grati per il vostro amore e supporto. Attraverseremo come questa fase rimanendo uniti e abbiamo pensato di mettervi a conoscenza della situazione perchè sappiamo quanto Bruce significhi per voi. Come lui dice sempre ‘Live it up’, e noi faremo proprio così”.

Willis è noto per la sua lunga carriera a Hollywood, riuscendo a stare sulla cresta dell’onda per oltre tre decenni e interpretando spesso il ruolo di protagonista in film d’azione.
È apparso anche in pellicole iconiche come Pulp Fiction, The Fifth Element, The Sixth Sense, 12 Monkeys and Sin City, vestendo il ruolo di personaggi duri con un cuore d’oro e ha diversi progetti in uscita nel 2022. Pur senza mai aver vinto un Oscar, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe e due Emmy Awards.
L’afasia, di cui è affetto, è causata da lesioni delle aree del cervello che hanno il compito di elaborare il linguaggio. Queste aree sono collocate in genere nell’emisfero sinistro per i soggetti destrimani (nei rari casi in cui siano collocate nell’emisfero destro si parla di “afasia crociata”). Nei soggetti mancini, nel 60% dei casi si trovano nell’emisfero destro, mentre nel restante 40% nell’emisfero sinistro o in entrambe.
La malattia si può manifestare in vari modi: può venire meno la capacità di riconoscere una parola o di scegliere la parola adatta. Una parola può essere sostituita con un’altra di significato diverso, ma della stessa famiglia (ad esempio “ora” invece di “orologio”), oppure può essere usata una parola sbagliata, ma dal suono simile a quella giusta, o addirittura una parola completamente diversa e senza alcun legame apparente con quella corretta.
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