Gli elefanti potrebbero essere gli unici animali ad avere un nome proprio. Uno studio della Colorado State University, ancora in attesa di revisione e disponibile solo nella versione di prestampa, ha dimostrato che i mammiferi con la proboscide utilizzano richiami distintivi per identificarsi a vicenda, proprio come nomi personali.
I ricercatori hanno raccolto 625 tipi diversi di richiami di elefanti provenienti da due regioni del Kenya, Samburu nel nord e il Parco Nazionale Amboli nel sud. Hanno individuato 114 suoni emessi e 119 ricevuti, limitandosi ad analizzare solo quelli indirizzati a un singolo animale in modo da capire quali fossero i suoi tratti distintivi. Per confermare questi dati, hanno registrato le frequenze emesse e poi le hanno riprodotte verso chi pensavano potessero appartenere. Ed è successo l’inaspettato.
All’udire il richiamo, solo alcuni elefanti si avvicinavano senza ripetere quel suono, come invece succede con i delfini che rispondono ripetendo quello che sentono. Quindi i mammiferi con la proboscide si comportavano come se venissero chiamati per nome.
Gli elefanti sono creature molto intelligenti con un senso dell’udito, e più in generale della comunicazione acustica, particolarmente sviluppato e intenso. Attraverso la bocca e la proboscide possono emettere una serie ampia di suoni come barriti, brontolii e vocalizzazioni. Ma non è tutto: questi animali utilizzano anche infrasuoni impercettibili all’orecchio umano e vibrazioni del terreno per comunicare a grandi distanze. Riescono a riconoscere sesso, età e razza attraverso l’ascolto.