Secondo i dati della National Association of Realtors, pubblicati venerdì mattina, le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono diminuite dell’1% a dicembre rispetto al mese precedente, ad un tasso annualizzato destagionalizzato di 3,78 milioni di unità. Le vendite sono state inferiori del 6,2% rispetto a dicembre 2022, segnando il livello più basso da agosto 2010. Le vendite dell’intero anno per il 2023 sono state pari a 4,09 milioni di unità, il totale più basso dal 1995.
Nel mese di dicembre le vendite sono rimaste invariate nel Nordest e sono diminuite del 4,3% nel Midwest e del 2,8% al Sud, ma sono aumentate del 7,8% in tutta l’area occidentale degli Usa. Su base annua, le vendite sono state in calo in tutti gli stati.
Lawrence Yun, capo economista della NAR, nell’analizzare i dati auspica che questo minimo sia seguito da un aumento all’inizio del 2024, poichè con “tassi ipotecari significativamente più bassi rispetto a soli due mesi fa, si prevede che nei prossimi mesi sul mercato appariranno più scorte”. Il tasso medio sul prestito fisso a 30 anni è salito a circa l’8% in ottobre per poi scendere fino al 7% in novembre. Ora è al 6,89%, secondo Mortgage News Daily. Secondo Yun “il recente, rapido aumento triennale dei prezzi delle case è insostenibile” e serve “creare un percorso verso la proprietà della casa per chi oggi vive in affitto”, puntando su crescita economica e del reddito ma anche su “un costante aumento della costruzione di case”.
Le scorte di case sono diminuite dell’11,5% da novembre a dicembre, ma sono aumentate del 4,2% da dicembre 2022. C’erano appena 1 milione di case in vendita alla fine di dicembre. E’ proprio la scarsità dell’offerta che continua a riscaldare i prezzi delle case. Il prezzo medio di una casa venduta a dicembre è stato di 382.600 dollari, con un aumento del 4,4% rispetto a dicembre 2022. Si tratta del sesto mese consecutivo di aumenti di prezzo su base annua. Il prezzo medio per l’intero anno è stato di 389.800 dollari, un livello record.
Le case sono rimaste sul mercato più a lungo a dicembre, con una media di 29 giorni, rispetto ai 25 giorni di novembre. La quota delle vendite interamente in contanti è salita al 29% dal 27% di novembre. Gli investitori individuali, che costituiscono gran parte delle vendite in contanti, hanno acquistato il 16% delle case, in calo rispetto al 18% di novembre: un punto positivo per gli acquirenti regolari.
Lo scorso anno gli alti tassi ipotecari e il livello dei prezzi hanno reso gli acquisti di case proibitivi per molti potenziali acquirenti. Ma anche l’inventario delle case in vendita si è mantenuto a livelli molto bassi, impedendo ai prezzi di scendere nonostante il calo della domanda.